Come diventare un traduttore d’inglese
2 Giugno 2024Imparare l’inglese per viaggiare
2 Giugno 2024Una delle prime domande che ti vengono solitamente rivolte durante un colloquio di lavoro è volta a testare la tua conoscenza dell’inglese. Se tale conoscenza non è all’altezza degli standard aziendali, o addirittura non figura nemmeno sul curriculum, al colloquio non ci si arriva nemmeno.
Considerare l’inglese come parte integrante del processo di assunzione in azienda è infatti la normalità. Ciò significa che, se non hai dimestichezza con questa lingua, rischi seriamente di avere grosse difficoltà, quantomeno nella ricerca del lavoro.
Per tua fortuna, tuttavia, esistono le certificazioni d’inglese riconosciute dal MIUR, ossia dal Ministero dell’Istruzione. Rilasciate dopo la frequenza dei relativi corsi, possono essere usate per migliorare il proprio curriculum ma, soprattutto, per certificare la perfetta padronanza della lingua inlgese.
Dunque, se stai cercando lavoro o punti a trovarne uno migliore, la prima cosa che dovresti fare è quella di imparare bene l’inglese, attraverso il conseguimento di una di queste certificazioni. Vediamo insieme come fare.
Sapere l’inglese: quanto può incidere nell’assunzione in azienda
La conoscenza dell’inglese può avere un impatto significativo nel processo di assunzione in molte aziende, soprattutto in quelle che operano a livello internazionale o in settori in cui l’inglese è la lingua dominante nell’ambito della comunicazione aziendale.
In settori come l’IT, il marketing internazionale, la finanza o la consulenza, l’inglese può rappresentare un requisito essenziale. Le aziende possono quindi richiedere una buona padronanza dell’inglese per garantire che il candidato possa comunicare efficacemente con clienti, partner e colleghi di tutto il mondo.
Possedere una solida conoscenza dell’inglese può inoltre assicurarti numerose opportunità professionali, specialmente nel settore delle multinazionali. I candidati con forti competenze linguistiche possono infatti essere oggetto di un avanzamento di carriera (con relativo aumento di stipendio), che si traduce spesso nel trasferimento in sedi all’estero, dove andranno a ricoprire posizioni di rilievo.
In un mercato del lavoro sempre più orientato a un’ottica globale, la conoscenza dell’inglese può distinguere un candidato dagli altri. Ma la verità è che padroneggiare questa lingua funge da elemento distintivo a prescindere: nell’ambito di una scelta tra due candidati differenti, infatti, a conquistarsi il posto di lavoro sarà sempre e comunque quello che dimostra di padroneggiare meglio l’inglese. La domanda è: non vorresti essere tu questo candidato?
Valutazione del tuo inglese da parte delle aziende: come avviene
A questo punto, potresti giustamente domandarti come fanno le aziende a valutare il tuo inglese in fase di colloquio.
Fermo restando il fatto che molto dipende dal settore lavorativo, dalla posizione che dovresti ricoprire e dalle tecniche personali usate dall’azienda in questione, esistono comunque delle linee guida universali, che puoi già sfruttare a tuo vantaggio in sede di stesura del curriculum.
Tali linee guide fanno infatti riferimento al Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER) e servono a “misurare” con precisione il livello di conoscenza dell’inglese che hai conseguito, indicandolo attraverso delle specifiche sigle composte da lettere e numeri, che sono:
- A1 – A2 (livello base): conoscere l’inglese a questi livelli può essere sufficiente per ruoli che richiedono solo interazioni molto limitate o per ambienti di lavoro in cui la padronanza di questa lingua non viene considerata fondamentale.
- B1- B2 (livello intermedio):
- B1 (intermedio): questo livello è tipico di una persona che può svolgere compiti quotidiani e gestire conversazioni semplici. È spesso il minimo richiesto per posizioni in cui è necessario interagire occasionalmente in inglese, come il supporto clienti o il lavoro in ambito turistico.
- B2 (intermedio superiore): questo secondo livello viene solitamente richiesto per posizioni più avanzate o settori come il marketing, dove la capacità di discutere di argomenti complessi e scrivere comunicazioni chiare è fondamentale.
- C1 – C2 (livello avanzato):
- C1 (avanzato): A questo livello, l’individuo è in grado di utilizzare l’inglese efficacemente e con grande flessibilità, in un’ampia gamma di contesti lavorativi e sociali. Viene quindi richiesto per ruoli manageriali, tecnici o professionali, nell’ambito di contesti internazionali.
- C2 (maestria): Il livello più alto in assoluto, quasi al pari del madrelingua. Questo inglese viene infatti richiesto per posizioni particolarmente prestigiose (e remunerative!), come quelle esecutive, nei contesti accademici e nell’ambito della ricerca.
Come puoi osservare tu stesso, pertanto, a ogni livello d’inglese conseguito corrispondono diverse opportunità lavorative. Ciò significa che dipende tutto dalle tue ambizioni professionali e da quanto vuoi progredire con la tua carriera. Questo perché, nel momento in cui indichi sul curriculum uno specifico livello d’inglese, dovrai anche essere in grado di dimostrarlo in sede di colloquio. Ed è appunto qui che entrano in gioco le certificazioni linguistiche.
Come fare carriera grazie alle certificazioni linguistiche del MIUR
Una certificazione linguistica riconosciuta dal MIUR altro non se non un documento cartaceo in grado di attestare con precisione il livello d’inglese che hai conseguito, certificandolo attraverso la classificazione in lettere che ti abbiamo precedentemente illustrato.
Il fatto che il certificato sia ufficialmente riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione lo rende decisamente più affidabile e prestigioso rispetto a un altro che invece non gode di questo riconoscimento. Ciò significa che, inserendolo tra le skill del curriculum, partirai senz’altro avvantaggiato rispetto agli altri candidati.
Per ottenerlo, ti è sufficiente seguire un corso e superare l’esame finale. Questi corsi ti offrono il vantaggio di farti apprendere l’inglese in tutti i suoi aspetti: dalla semplice comprensione al parlato, dallo scritto alla lettura, fornendoti così una preparazione a 360°.
Questo, del resto, è esattamente ciò che le aziende si aspettano da te: un candidato in grado di padroneggiare perfettamente la lingua inglese. Un requisito che, conseguendo una certificazione riconosciuta dal MIUR, non avrai alcun problema a vantare.